Il lupo è un predatore opportunista e flessibile, che generalmente caccia grandi ungulati ma si nutre anche di carcasse in decomposizione ritrovate casualmente. In contesti particolari può sopravvivere utilizzando gli scarti alimentari dell’uomo rovistando nelle discariche.
Le dimensioni delle prede possono variare da quelle di una lepre a quelle di un bisonte e le specie utilizzate variano a seconda delle aree geografiche.
In Europa preda tipica è il cinghiale, insieme a tutti i cervidi, il camoscio, ed il muflone.
Se non opportunamente protetti anche gli animali domestici possono essere attivamente predati, anche con disponibilità di prede selvatiche, essendone meno dispendiosa la predazione.
La ricerca della preda è attuata attraverso i sensi, soprattutto l’odorato. Una volta individuato l’obiettivo inizia l’avvicinamento, che può concludersi velocemente nel caso di una piccola preda o protrarsi a lungo, nel caso di grosse mandrie, fino ad isolare il capo più vulnerabile. Una volta individuato si ha l’azione finale che si conclude con l’abbattimento.
I lupi possono cacciare da soli o in gruppo, adottando strategie diverse, e con un alto grado di coesione.
La struttura del corpo atta a percorrere lunghe distanze e, soprattutto, la conformazione del cranio, con cresta sagittale ampia dove s’inseriscono i robusti muscoli del collo e la dentatura fra cui spiccano i grossi canini e i denti ferini, ne fanno un predatore efficiente a tutti gli effetti.