A9, A1, A4, Y1, Y7
20,6 km
Impegnativa per la lunghezza e per la neve
Tempo di percorrenza
D+:
D-:
Quota max:
6 h e 15 min circa
1095 m
756 m
1982 m slm
Fonte d'Acqua incontrata
Area Protetta attraversata
Rifugi incontrati
Carta escursionistica di riferimento
Colli Alti sopra Pescasseroli – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Acquerello di Giampiero Pierini
Tappa assai lunga, molto bella e varia di panorami, apre l’anello in cinque Tappe, in senso orario, con rientro a Pescasseroli.
L’anello, assoluta novità della nuova edizione della Via dei Lupi, permette di attraversare molte aree più o meno conosciute del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Si inizia atrraversando il Torrente del Sangro, fiume principale del Parco, all’altezza dell’ufficio postale di Pescasseroli, lungo Via Piave, e da qui cominica la salita che ci porterà a superare i Colli Bassi e Alti, rilievi dolci prossimi al paese.
Arrivati poi sul fondavalle da cui passano i sentieri che arriverebbero, da dietro, al Monte Marsicano si giunge al Rifugio di Prato Rosso, nel quale volendo si può anche pernottare, (foto – https://www.wildlifeadventures.it/rifugio-di-prato-rosso/) e al bivio tra l’A1 e l’A4, sentiero per il quale si dovrà continuare.
L’A4 risale l’impluvio di una valle con i fianchi più ravvicinati e che fa una bella curva di quasi novanta gradi finchè non esce in un ampio prato quasi chiuso all’estremità opposta dove il sentiero comincia a risalire il fianco orografico destro. Siamo ormai a quote di praterie montane e di alberi se ne incontreranno pochi.
Oscillando tra le quote medie di 1900 m slm, con una serie di saliscendi si attraversano quattro passi, costeggiando i versanti occidentali di Serra Campitello. Allo Stazzo Valico della Corte si prosegue lungo il sentiero Y1 risalendo fino al passo omonimo. Il paesaggio è composto da antiche forme glaciali, i circhi, che oggi ammiriamo come pareti concave delle cime più belle di queste settore: Monte Ninna, Monte Forcone e, il più alto, Monte Marsicano, con la sua lunga cresta..
Si esce definitavamente dal bosco e seguendo la sterrata che lambisce ampi ed estesi pascoli del Ferroio di Scanno (foto) si osserva la bella e continua dorsale della Serra dei Balzi che si sviluppa più a sud. Si arriva allo Stazzo di Ziomas con a sinistra la sua Serra di Ziomas e verso SE l’isolato e alto Monte Godi. Proseguendo sulla comoda strada bianca verso i quadranti orientali, si giungerà sulla SR 479 Sannite e seguendola a destra in breve si arriverà al fin tappa al Passo Godi.