Tappa 9.

Morino – Civita d’Antino

Segnavia CAI
Lunghezza
Difficoltà

VL9
7,8 km
Escursionistica

Tempo di percorrenza

...e se foste un Lupo!

D+
D-
Quota Max

2 h e 50 min circa

1 h circa

553 m
165 m
890 m slm

Fonte d'acqua incontrata

al principio, di fronte al Cenro Visita della Riserva

Carta escursionistica di riferimento

 

 

Vista sulla Riserva di Zompo Lo Schioppo dal campanile di Morino Vecchio

Acquerello di Giampiero Pierini

Tappa finalmente breve, defaticante, più che meritata per chi arriva dalla precedente!

L’unica incognita al momento è la ridotta disponibilità di posti letto a Civita d’Antino, che trasformerebbero anche questa corta lunghezza in una tappa decisamente più impegnativa, se risultasse necessario arrivare fino a Collelongo / Villavallelonga.

Se però riusciste a pernottare in questo piccolo borgo che vanta un orizzonte meraviglioso di cime (!), prima di affrontare il dislivello che da Morino porta a risalire il versante orografico sinistro della Val Roveto, vi suggeriamo di fare una sosta più lunga agli antichi ruderi di Morino Vecchio (foto), distrutta dal drammatico Terremoto della Marsica del 1915 raccontato anche da Ignazio Silone.

Il borgo di Civita d’Antino è un belvedere unico, di cui si innamorarono i pittori paesaggisti danesi, tra cui Kristian Zarthmann, a cavallo tra ‘800 e ‘900 (sotto, un suo autoritratto ed un suo quadro del 1911 del paese).

. Autoritratto di Zarthmann, pittore danese

. Campanile di Morino Vecchio

. Civita d’Antino, 1911 – Quadro di Zarthmann

En

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